Schema capitolo 33 – PROMESSI SPOSI

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ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI
SCHEDA CAPITOLO n°33

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda).

La vicenda si svolge negli ultimi giorni del mese di agosto del 1630 e nel flashack la vicenda si svolge dal mese di dicembre del 1628 alla fine del mese di agosto del 1630.
Il capitolo può essere suddiviso in due sequenze narrative, divise da un flashback:
– morte di Rodrigo
– FLASHBACK ~ vicende di Renzo a Bergamo
-Ritorno di Renzo a Pescarenico

SPAZIO
(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda. ):

la vicenda si svolge nel territorio milanese, più precisamente a casa di don Rodrigo (1 sequenza), a Bergamo (flashback) ed a Pescarenico (2 sequenza)

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3 . Riassumile per iscritto e indicale sul testo)

Nel capitolo non sono presenti descrizioni di luoghi specifici.

PERSONAGGI

Indica, in forma di elenco, i personaggi che compaiono (sia quelli che compaiono per la prima volta, sia quelli che si ripresentano.

Don Rodrigo
Conte Attilio
Il Griso
I monatti
Renzo
Bottolo
Tonio
Un vecchio amico di Renzo (di cui non conosciamo il nome)
Don Abbondio
Fra Cristoforo

b) Descrivi i personaggi – anche quelli minori se l’autore li caratterizza anche solo brevemente. (ricorda le forme della caratterizzazione: fisica, fisiognomica, psicologica, sociale, culturale/ideologica; caratterizzazione attraverso il nome, attraverso un simbolo o l’ambiente)

Vecchio amico di Renzo: quando Renzo torna a Pescarenico scopre che la sua casa è stata saccheggiata dia monatti, allora trova rifugio da un suo vecchio conoscente, il cui nome non è riportato.

c) Descrivi i personaggi che si ripresentano solo se l’autore fornisce ulteriori tratti caratterizzanti che contribuiscono ad inquadrare più precisamente il personaggio.

Il Griso: ~>Abominevole griso<~ Manzoni attribuisce un aggettivo tanto negativo al Griso perché non solo tradisce il suo padrone, ma ruba pure i suoi averi. Infatti muore il giorno dopo di peste.
Il conte Attilio è morto pochi giorni prima di peste
Bortolo: il cugino di Renzo che lo ospita a Bergamo. Nella vicenda appare come spalla di Renzo, infatti grazie a Bortolo Renzo riesce a salvarsi dalla peste, a non finire a fare il militare, diventa un buon lavoratore e infine prende la decisione dei tornare a casa.

FIGURE RETORICHE

Sono presenti figure retoriche tra quelle che hai studiato fino ad ora?
Indicale sul testo e riportale di seguito, ANCHE SCHEMATICAMENTE, con la relativa spiegazione.

-similitudine
-climax ascendente
-prolessi
-reticenza

RIASSUNTO

Una notte, verso la fine d’agosto, Don Rodrigo inizia ad avvertire uno strano malessere mentre sta tornando a casa dal funerale del conte Attilio, morto due giorni prima di peste. Arrivato a casa, viene accompagnato subito nella camera da letto dal Griso, uno dei pochi servitori rimasti ancora vivi, e dopo un lungo rigirarsi nel letto riesce finalmente ad addormentarsi. Il sogno è per lui terribile: Don Rodrigo si trova in una chiesa in mezzo ad una fitta folla di appestati che si accalcano intorno a lui urtandolo in particolare al fianco sinistro, tra il cuore e l’ascella, dove l’uomo sente una violenta fitta; al pulpito della chiesa compare infine fra Cristoforo e punta il dito verso Rodrigo, come aveva fatto in precedenza, e lo minaccia di morte. Don Rodrigo si sveglia urlando, si guarda il fianco sinistro e scopre di avere un bubbone: è malato di peste. Terrorizzato non solo dalla morte ma anche dall’idea di essere condotto dai monatti al Lazzaretto, l’uomo chiama il Griso (che si accorge velocemente della situazione) e gli ordina di andare a chiedere soccorso ad un medico, noto perché nascondeva gli appestati. Il bravo si prende carico della missione ma tradisce il padrone, liberando la casa dagli altri servitori con falsi incarichi e andando a chiamare lui stesso i monatti, per dividere con loro il tesoro di Don Rodrigo. Mentre il tiranno viene portato al Lazzaretto, il Griso fruga tra gli averi del padrone e spinto dalla cupidigia non esita anche a toccarne i vestiti infetti: morirà il giorno dopo di peste.

Tornando a parlare di Renzo, iniziata la guerra tra la repubblica Veneta e la Spagna, e cessato quindi ogni timore di ricerche, il giovane era tornato nel paese di Bortolo. Più volte, Renzo, era stato sul punto di arruolarsi nell’esercito, ma grazie alle parole del cugino aveva poi sempre abbandonato l’idea. Giunta la peste anche nel bergamasco, Renzo si era anche lui ammalato ma era infine riuscito a guarire.
Ritornato ora in salute, il giovane decide di tornare al suo paese per accertarsi della condizione di Agnese, e di raggiungere poi Milano, dove sa che si trova Lucia, per convincere la ragazza ad abbandonare il voto. Il ritorno a casa riempie di tristezza Renzo. Per strada incontra Tonio e lo scambia inizialmente per il fratello Gervasio, tanto è istupidito dalla peste. Incontra poi anche Don Abbondio, anche lui guarito dalla peste, che lo informa del fatto che Agnese si trova a Pasturo in Valsassina dai suoi parenti, che Lucia si trova ancora a Milano, che anche Don Rodrigo si trova a Milano, che Perpetua è morta e che padre Cristoforo non ha fatto ancora ritorno. Sapute le intenzioni del giovane, il religioso tenta inutilmente di convincerlo a fare ritorno nel territorio di Bergamo, per evitare che vada a cacciarsi nei guai e soprattutto, con il solito egoismo, per evitare che ne crei a lui stesso. Renzo fa poi visita alla sua vigna ed alla sua abitazione e trova solo degrado e distruzione. Si reca infine alla casa di un suo vecchio amico, da quale riceve ospitalità. Durante la cena, mentre i due si scambiano informazioni, il giovane viene a conoscenza del casato di Don Ferrante e viene anche a sapere che il podestà e buona parte degli sbirri sono morti: si convince così di andare direttamente a Milano, senza nessun timore della giustizia.
Il giorno dopo Renzo riprende il suo viaggio. Prima di arrivare a Milano si ferma in una bottega di Monza ed acquista due pani da tenere in tasca in caso di necessità.

INTERPRETAZIONE PERSONALE
(indica di seguito in un testo di almeno 10 righe gli aspetti del testo che ritieni degni di rilevanza e motiva le tue affermazioni)

In questo capitolo Manzoni torna alla narrazione del suo racconto, infatti ritornano i SUOI personaggi.
In questo capitolo di contrappongono due vicende:
La morte di don Rodrigo
Il ritorno di Renzo
Questi due personaggi sono paralleli, infatti⏬

La vigna di Renzo è un passo famoso di tale capitolo, non tanto per l’estetica, ma per l’importanza della vicenda nella lettura. La vigna rappresenterebbe la natura segnata da una condanna originaria che confluisce nel disordine non appena si allenta il controllo su di essa.
Ad un’analisi più attenta del testo, la pagina della vigna rivela alcuni reperti biografici, ed esempio la passione botanica del Manzoni e la tendenza alla razionalizzazione dei fatti e alla loro classificazione.

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