Archivi categoria: Senza categoria

Schema capitolo 21 – PROMESSI SPOSI

Standard

ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI
SCHEDA CAPITOLO n°21

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda).

La vicenda si svolge una sera e una notte imprecisata del dicembre 1628.
Il testo può essere suddiviso in cinque sequenze narrative:
-l’arrivo di Lucia alla Malanotte ( vv.1-39)
-la relazione del Nibbio al padrone (vv.40-89)
-il colloquio tra Lucia e l’innominato (vv.90-167)
-la notte angosciosa di Lucia (vv.168-281)
-la notte angosciosa dell’innominato (285- 420)

La figura di Lucia e la sua angosciosa notte al castello dominano la prima parte del capitolo; la seconda riguarda la veglia dell’innominato. Le due avventure dei due personaggi sono simultanee dal punto di vista temporale, infatti avvengono entrambe nella stessa sera.

SPAZIO
(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda. ):

La vicenda si svolge:
La salita della taverna delle Malanotte; al castello dell’innominato
La strada del colloquio tra l’innominato e il Nibbio
La stanza della vecchia serva
La stanza dell’innominato

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3 . Riassumile per iscritto e indicale sul testo)

Nel capitolo non sono presenti descrizioni di luoghi specifici.

PERSONAGGI

Indica, in forma di elenco, i personaggi che compaiono (sia quelli che compaiono per la prima volta, sia quelli che si ripresentano.

Lucia
La vecchia serva
Il nibbio
L’innominato
Un bravo

b) Descrivi i personaggi – anche quelli minori se l’autore li caratterizza anche solo brevemente. (ricorda le forme della caratterizzazione: fisica, fisiognomica, psicologica, sociale, culturale/ideologica; caratterizzazione attraverso il nome, attraverso un simbolo o l’ambiente)

La vecchia serva: da sempre serve l’innominato, ella ha un carattere rude e (alla richiesta del padrone di rassicurare Lucia) lei si dimostra incapace. Nel capitolo è descritta come una donna deforme, dal mento a punta e gli occhi fossati, è quindi una descrizione comica. La vecchia serva è totalmente succube dell’innominato,

c) Descrivi i personaggi che si ripresentano solo se l’autore fornisce ulteriori tratti caratterizzanti che contribuiscono ad inquadrare più precisamente il personaggio.

Lucia: in questo capitolo Lucia fa un gesto estremo, quello di chiedere la liberazione in cambio di un voto di verginità permanente. Lucia è comunque un personaggio estremamente diverso dagli altri. Lei ha la capacità di mettere a disagio il nibbio e porta l’innominato alla sua trasformazione finale.
Il nibbio: è il capo dei bravi dell’innominato (= grido per Don Rodrigo). Egli è anche il più spietato dei suoi bravi. Egli ha il compito di rapire Lucia da Monza e condurla dal suo padrone.

FIGURE RETORICHE

Sono presenti figure retoriche tra quelle che hai studiato fino ad ora?
Indicale sul testo e riportale di seguito, ANCHE SCHEMATICAMENTE, con la relativa spiegazione.

-enumerazione(vv. 45-47)
-reticenza(vv. 47)
-anafora(vv. 189-190)
-similitudine (vv. 249)

RIASSUNTO

Lucia viene caricata su una portantina e, assieme alla vecchia incaricata dall’Innominato di farle coraggio, è trasportata al castello. Le preghiere di Lucia non commuovono la donna, ma le portano alla mente una religiosità dimenticata. Il Nibbio intanto corre dal suo signore per riferirgli l’esito della missione e confida al suo padrone di aver provato compassione per Lucia. Sorpreso dalle dichiarazioni del bravo, l’Innominato decide di vedere di persona la fanciulla. Lucia prega il nobile di liberarla, ricordandogli il perdono divino quale compenso per gli atti di misericordia. L’Innominato, sempre più turbato dalle preghiere della giovane, lascia intuire che la libererà l’indomani. Lucia rimane sola con la vecchia servitrice dell’Innominato, la quale, tra lo stizzito e il terrorizzato, cerca, in modo un po’ goffo, di farle coraggio. La fanciulla rifiuta però il cibo e il letto preparati per lei e rimane accucciata a terra. Lucia resta in una condizione di dormiveglia e nella sua mente si affollano le immagini terribili della giornata. Risvegliatasi poi completamente, ella inizia a pregare e, in cambio della liberazione da quella prigione, fa voto di castità alla Madonna. Infine, rasserenata, si addormenta all’alba. Dopo il colloquio con Lucia, l’Innominato non riesce a liberarsi dall’immagine della fanciulla. Messosi a letto, egli cerca di recuperare il temperamento di un tempo, ma ogni pensiero di imprese criminose gli riesce sgradevole. Il futuro gli si presenta privo di interesse e il passato diventa una fonte inesauribile di rimorsi. Giunto ormai alla disperazione, si appresta al suicidio, ma l’eventualità che esista una vita eterna lo induce a desistere. Il ricordo delle parole di Lucia sul perdono divino riaccende però in lui la speranza. L’Innominato decide che libererà la fanciulla il giorno successivo. All’alba, il nobile sente un suono allegro di campane e vede gente festosa nella valle. Incuriosito egli incarica un suo bravo di verificare le ragioni di tanta animazione.

INTERPRETAZIONE PERSONALE
(indica di seguito in un testo di almeno 10 righe gli aspetti del testo che ritieni degni di rilevanza e motiva le tue affermazioni)

In questo capitolo si viene a conoscenza di un personaggio puramente cattivo, che però sta subendo una radicale trasformazione; questo si nota già dalla delicatezza che prova nei coi fronti di Lucia. Il capitolo è per la maggior parte guidato dalla nottata Di Lucia e quella dell’illuminazione, entrambe insonni.
Come per il castello di Don Rodrigo, anche quello dell’Innominato, è posto su un’altura che sta a simboleggiare, assai chiaramente, l’immagine della sua volontà che domina incontrastata le vicende dei contemporanei

Schema capitolo 16 – PROMESSI SPOSI

Standard

ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI

SCHEDA CAPITOLO n°16

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda)

La vicenda si svolge il 12 novembre 1628.
La storia è divisibile in due sequenze:
La fuga di Renzo
Discorso del mercante Milanese

SPAZIO
(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda. ):

La vicenda si svolge in 3 luoghi:
Per le strade di Milano: in questi luoghi Renzo cerca di scappare da Milano, ma senza farsi riconoscere, chiede informazioni (ma solo alle persone fidate) infine giunge alle porte di Milano e riesce a fuggire
L’osteria della Frasca: luogo in cui si ferma solo per mangiare. Con molta furbizia riesce ad ingannare l’ostessa
L’osteria di Gorgonzola: una seconda osteria in cui alloggia. Qui si nota la maturità di Renzo. Questa volta, anziché rumoreggiare e urlare entrando nel centro dell’attenzione, è molto silenzioso, nascosto e cerca di essere invisibile nell’osteria, non beve così da non ripetere gli errori dell’ultima volta.

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3 . Riassumile per iscritto e indicale sul testo)

PERSONAGGI
a) Indica, in forma di elenco, i personaggi che compaiono (sia quelli che compaiono per la prima volta, sia quelli che si ripresentano)

Renzo
Persone di Milano
La vecchia Ostessa della frasca
Oste di gorgonzola
Curioso dell’osteria di gorgonzola
Mercante milanese
b) Descrivi i personaggi – anche quelli minori se l’autore li caratterizza anche solo brevemente. (ricorda le forme della caratterizzazione: fisica, fisiognomica, psicologica, sociale, culturale/ideologica; caratterizzazione attraverso il nome, attraverso un simbolo o l’ambiente)

Persone di Milano: le persone che Renzo scruta a Milano sono diverse. Egli ne presenta solo alcune caratteristiche(le più visive e più divertenti) così da creare un’immagine al lettore.
Vecchia Ostessa della Frasca: ella è una signora anziana che fila. Inizialmente si presenta come personaggio negativo, infatti fa domande scomode a Renzo, ma dopo che Renzo(con furbizia)la inganna lei diventa un aiutante inconsapevole, rivelando a Renzo la strada per il confine (Gorgonzola)
Oste di Gorgonzola: egli è un oppositore di Renzo perché, quando il giovane chiede informazioni per giungere al confine, non gli risponde.
Curioso dell’osteria di Gorgonzola: un uomo che è presente nell’osteria si avvicina a Renzo e gli chiede se egli è milanese, questo attira l’attenzione di altre persone presenti nell’osteria.
Mercante di Milano: è un uomo che si unisce alla discussione riguardante la rivolta in atto a Milano. Egli comincia dunque a raccontare ciò che è accaduto durante questi due giorni di rivolta (anche ciò che accaduto dopo che Renzo è scappato), arricchendo la storia con particolari inventati. Questo personaggio spaventa Renzo che decide di partire subito alla ricerca delle sponde dell’Adda(così da raggiungere il Confine)

c) Descrivi i personaggi che si ripresentano solo se l’autore fornisce ulteriori tratti caratterizzanti che contribuiscono ad inquadrare più precisamente il personaggio.

Renzo: In questo capitolo Renzo si presenta come un personaggio estremamente furbo e sagace, ripensa hai sui errori e gli evita. Infatti quando deve chiedere delle informazioni non va dal primo che vede, ma ragiona su quale soggetto sia più sicuro. Allo stesso modo quando va nell’osteria della Frasca raggira le domande dell’anziana Ostessa e riesce ad ingannarla a suo favore. Infine nell’osteria di Gorgonzola non si comporta in modo irragionevole, ordina da mangiare e si mette a disparte in un tavolo dell’osteria, non beve e non ha atteggiamenti equivoci, così da evitare ciò che gli è successo a Milano nell’osteria della Luna.

FIGURE RETORICHE

Sono presenti figure retoriche tra quelle che hai studiato fino ad ora?
Indicale sul testo e riportale di seguito, ANCHE SCHEMATICAMENTE, con la relativa spiegazione.

La metafora “se posso esser.. ..uccel di gabbia” paragona Renzo ad un uccello libero che non desidera diventare un uccello rinchiuso in gabbia, allo stesso modo lui(che ha la possibilità di scappare) non si rinchiude in Convento.

La similitudine “ma stavan tutti attenti.. ..è stata data battaglia” paragone le persone ribelli hai corvi che assaltano il campo dove è stata data battaglia, allo stesso modo(quando viene la voce di una rivolta) i ribelli assalgono la città

La similitudine “girare di strada in strada.. ..quanto più va avanti” paragona la folla alla polvere, più la scope gira per la casa a spazzare, più la polvere si ingrossa, così anche la folla, più gira per la città più gente si aggrega al gruppo.

RIASSUNTO

Renzo è riuscito a fuggire alle guardie, ora cerca di uscire al più presto da Milano; Passando davanti al convento egli decide di non rifugiarsi, perché un uomo libero non va a rinchiudersi in un convento, allora si rifugia a Bergamo, da suo cugino. Nelle strade di Milano chiede informazioni a due passanti (scelti accuratamente) per andare alle porte di Milano, così da uscire dalla città. Quando riesce ad uscire da Milano, sceglie le vie più nascoste (attraverso la foresta). Così arriva all’osteria della frasca, dove pranza. Qui Renzo riesce ad ingannare la vecchia ostessa, facendosi rivelare la via per il confine(gorgonzola); Verso la sera giunge all’osteria di Gorgonzola, una città vicina al confine. Renzo cerca di scoprire la strada per l’Adda, ma l’oste non gliela rivela. Poco dopo intorno a Renzo si raggruppa una piccola folla. In mezzo al loro c’è un commerciante milanese, essi rivela ciò che accade a Milano dopo che Renzo e esce dalla città. Allora Renzo esce dall’osteria e si dirige verso l’Adda, il confine.

INTERPRETAZIONE PERSONALE
(indica di seguito in un testo di almeno 10 righe gli aspetti del testo che ritieni degni di rilevanza e motiva le tue affermazioni)

In questo capitolo si nota bene la trasformazione di Renzo che, durante la sua fuga da Milano, non commette più gli errori commessi in precedenza.
I questo capitolo(e anche nel 17º)esiste un Tópos letterario: il viaggio. In questo capitolo appartino aiutanti(ad esempio i milanesi che lo aiutano a trovare la strada per la fuga) e oppositori (ad esempio l’oste di gorgonzola che non indica la via per il confine a Renzo; oppure il “curioso” presente nell’osteria di Gorgonzola che chiede a Renzo se egli è un Milanese, richiamando così l’attenzione delle altre persone su Renzo). Nel capitolo e presente anche un personaggio che compie entrambi i ruoli, la vecchia ostessa dell’osteria della frasca, ostacolando inizialmente Renzo facendoli delle domane insistenti, ma poi (grazie alla furbizia di Renzo) l’ostessa gli rivela la strada per il confine. Tutti i personaggi presentati in questo capitolo sono “tipi”, cioè personaggi statici che vengono descritti da Manzoni con nomi comuni e sono privi di descrizione.

Schema capitolo 15 – PROMESSI SPOSI

Standard

ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI

SCHEDA CAPITOLO n°15

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda).

Le vicende narrate in questo capitolo si svolgono nella sera del 11 novembre e la mattina del 12 (domenica)
Il capitolo e divisibile in 4 sequenze:
Renzo va a dormire
La denuncia dal notaio
Risveglio di Renzo
Fuga di Renzo

SPAZIO
(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda. ):

la vicenda si svolge in tre luoghi:
Camera dell’osteria: luogo dove alloggia Renzo, qui viene catturato dal notaio criminale
Palazzo di giustizia: qui l’oste va a denunciare Renzo dal Notaio Criminale
Strada: questo è il luogo dove Renzo diventa furbo e viene salvato dalla folla

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3 . Riassumile per iscritto e indicale sul testo)

Nel capitolo non sono presenti descrizioni di luoghi specifici.

PERSONAGGI

a) Indica, in forma di elenco, i personaggi che compaiono (sia quelli che compaiono per la prima volta, sia quelli che si ripresentano.

Notaio criminale
Oste
Renzo
La Folla
Gli sbirri

b) Descrivi i personaggi – anche quelli minori se l’autore li caratterizza anche solo brevemente. (ricorda le forme della caratterizzazione: fisica, fisiognomica, psicologica, sociale, culturale/ideologica; caratterizzazione attraverso il nome, attraverso un simbolo o l’ambiente)

Notaio Criminale: rappresentano le autorità spagnole CORROTTA. Nel capitolo avviene una doppia trasformazione, una di Renzo e una del notaio. Il notaio inizialmente è furbo e potente (nel palazzo di giustizia), mentre pian piano diventa debole di fronte alla presenza della folla (percepita nella camera dell’osteria), finché infine diventa debole e impaurito, ingenuo (nella strada di fronte alla folla, cerca anche di nascondersi)
c) Descrivi i personaggi che si ripresentano solo se l’autore fornisce ulteriori tratti caratterizzanti che contribuiscono ad inquadrare più precisamente il personaggio.

Renzo: in questo capitolo Renzo inizia un cambiamento, una maturazione, che lo accompagnerà per i prossimi due capitoli. Renzo comprende come usare la folla a suo favore così da salvarsi e fuggire dalle grinfie del notaio.

FIGURE RETORICHE

Sono presenti figure retoriche tra quelle che hai studiato fino ad ora?
Indicale sul testo e riportale di seguito, ANCHE SCHEMATICAMENTE, con la relativa spiegazione.

La similitudine “si fermò un momento.. ..le forme del consorte sconosciuto” Manzoni paragona l’oste che sta a guardare Renzo a Psiche che guarda il dio dell’amore
L’eufemismo “i manichini” descrive le manette (un oggetto di tortura) con un termine più delicato (manichini ~ polsini in Toscano)
Il climax “i birri prima comandano.. ..infine pregano” è decrescente (comandano – chiedono – pregano)

RIASSUNTO

Renzo viene accompagnato dal oste in una camera dell’osteria, mentre Renzo dorme l’oste(nei suoi pensiero) si accanisce con Renzo(dandoli del pezzo d’asino, dello stupido montanaro). Dopo di ciò l’oste si dirige verso il palazzo del di giustizia, dove incontra il notaio criminale a cui comincia a raccontare la storia di Renzo. Allora il notaio e degli sbirri si dirigono verso l’osteria dove alloggia Renzo, qui il notaio sveglia bruscamente Renzo che da subito si accorge la situazione. All’inizio notaio ha un comportamento negativo nei confronti di Renzo. Mentre gli sbirri incitano Renzo ad alzarsi e vestirsi così da uscire dall’osteria, si comincia sentire lontananza il rumore della folla. Allora subito il comportamento di del notaio varia, e Renzo, furbamente, usa questa paura del notaio per salvarsi. Quando Renzo finisce di vestirsi in sbirri i mettono le manette ed escono dall’osteria.
Allora Renzo comincia ad urlare così da attirare l’attenzione della folla su di loro, gli sbirri(spaventati)scappano, mentre il notaio e Renzo vengono accerchiati. Renzo riesce, allora, a scappare mentre il notaio rimane accerchiato dalla folla. In questo momento il notaio ha perso tutto il suo potere ed è debole, allora cerca di difendersi mischiandosi nella folla per non farsi riconoscere, anche se la tecnica non funziona bene alla fine il notaio riesce a scappare.

INTERPRETAZIONE PERSONALE
(indica di seguito in un testo di almeno 10 righe gli aspetti del testo che ritieni degni di rilevanza e motiva le tue affermazioni)

Una particolarità di questo capitolo è l’estrema teatralità dell’oste. Egli usa due tipi di discorso (soliloquio ed l’aparte) tipicamente teatrali. In questo capitolo si comincia a notare la trasformazione di Renzo, che gli da la possibilità di fuggire dalle grinfie del notaio. L’oste in questo capitolo ha una doppia personalità, una parte buona a cui dispiace della sorte del povero Renzo ed una parte estremamente egoista, che lo porta a denunciare Renzo così da salvare il proprio lavoro.

Schema capitolo 14 – PROMESSI SPOSI

Standard

ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI

SCHEDA CAPITOLO n°14

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda)

La vicenda si svolge verso la sera del 11 novembre 1628. Il tempo del racconto è maggiore del tempo della storia, perché l’autore dedica numerose pagine alla descrizione degli eventi.

SPAZIO
(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda. ):

La vicenda si svolge in due luoghi:
Le strade di Milano
l’osteria della Luna Piena

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3 . Riassumile per iscritto e indicale sul testo)

L’autore descrive l’osteria della Luna Piena come un’osteria frequentata da ladri e maleducati. L’illuminazione è poco e proviene da piccole candele. L’oste e vicino al fuoco e da li tiene sottocchio tutta l’osteria. E una descrizione soggettiva, infatti l’osteria è riportata così com’è senza aggiunta di emozioni.
La descrizione crea 3 funzioni: quella mimetica, evocatrice e simboli (aiuta il lettore ad entrare nell’ambiente, così da percepirne i suoni e sentirsi all’interno della scena, e simbolica perché si presenta come un ambiente infido e contraddittorio)

PERSONAGGI
a) Indica, in forma di elenco, i personaggi che compaiono (sia quelli che compaiono per la prima volta, sia quelli che si ripresentano)

Renzo
La folla
Uno sbirro(mascherato da Guida)
L’oste

b) Descrivi i personaggi – anche quelli minori se l’autore li caratterizza anche solo brevemente. (ricorda le forme della caratterizzazione: fisica, fisiognomica, psicologica, sociale, culturale/ideologica; caratterizzazione attraverso il nome, attraverso un simbolo o l’ambiente)

Lo sbirro: è un uomo che si offre di accompagnare Renzo all’osteria più vicina dopo aver udito il suo discorso, senza però svelare al giovane la sua vera identità, fingendo così di essere una guida. Egli è presentato solo come comparsa, per far procedere il racconto: si dimostra gentile e cortese con Renzo.
L’oste: è un personaggio estremamente teatrale (come anche il Vicario e Ferrer), durante il capitolo fa uso di soliloqui e fa attenzione a chi entra nella sua osteria. Manzoni descrive l’oste come un uomo dal viso pienotto e lucente, con una barbetta folta, rossiccia, e occhi chiari e fissi. Dal primo momento in cui Renzo entra nella sua osteria egli non nutre fiducia nel giovane,
tanto da arrivare a chiedergli nome, cognome e luogo di provenienza, mare quanto l’oste ci provi (facendo anche ubriacare il giovane Renzo) egli non riceve nessuna risposta.

FIGURE RETORICHE

Sono presenti figure retoriche tra quelle che hai studiato fino ad ora?
Indicale sul testo e riportale di seguito, ANCHE SCHEMATICAMENTE, con la relativa spiegazione.

La similitudine “Ma tutte le strade del contorno.. ..questo tempo non è rimesso bene” paragona la folla che (sempre molto disordinata) alle nuvole nel cielo, che da piccoli gruppi si riuniscono diventando subito più grosse, e facendo percepire una sensazione di pericolo.

RIASSUNTO

La folla comincia a sciamare, ma senza disperdersi del tutto, e rimane in gruppetti. Renzo si avvicina ad un gruppetto ed espone il proprio ideale di giustizia sociale. Nel suo discorso, le vicende personali si mescolano a considerazioni generali. Il suo discorso si conclude tra complimenti e critiche dei presenti; poi il gruppetto si scioglie. Allora Renzo chiede dove egli possa trovare un’osteria ad uno sconosciuto che si incarica di accompagnarlo (l’accompagnatore in realtà non era altro che uno sbirro che si fingeva d’una guida perché pensava che Renzo fosse un capogruppo della folla ribelle). Malgrado lo sbirro desideri portare Renzo direttamente al palazzo di giustizia, egli lo ferma perché decide di rimanere in un’osteria vicina, la “Luna Piena”. Allora Renzo accompagnato dalla falsa guida entra nell’osteria. Renzo e lo sbirro siedono ad un tavolo, tra giocatori di carte e bevitori, e ordinano un fiasco di vino che viene subito consumato. Il giovane esibisce uno dei pani rinvenuti per terra durante la mattinata e per questo egli viene ritenuto dai presenti uno degli assalitori del forno. Renzo, poco lucido per effetto del vino, si rifiuta di dire all’oste il proprio nome per la registrazione degli ospiti della locanda. Il giovane, parlando ad alta voce, ricomincia ad esporre i propri ideali contro la scrittura e contro l’amministrazione della giustizia. Alla fine, sostenuto dal consenso degli avventori, riesce ad evitare la registrazione. Ma lo sbirro riesce comunque a farsi dire nome e cognome del giovane grazie ad un espediente. Alla fine Renzo si addormenta ubriaco in una camera dell’osteria.

INTERPRETAZIONE PERSONALE
(indica di seguito in un testo di almeno 10 righe gli aspetti del testo che ritieni degni di rilevanza e motiva le tue affermazioni)

In questo capitolo hanno molta importanza i discorsi di Renzo, che lo rendono il protagonista, questi fanno riflettere la folla (e il lettore):
Infatti con le sue parole Renzo riesce ad evitare la morte del vicario ed il romanzo comunica dei valori anche al lettore (cioè che non bisogna uccidere), ma allo stesso tempo lo conducono alla condanna perché a causa della incapacità ad controllarsi dice delle cose che attirano l’attenzione di un birro.
I discorsi sono principalmente due: uno nella piazza e uno nell’osteria. Al loro interno è inoltre fondamentale notare l’alternanza di oggettività (riferendosi alla situazione di Milano) e soggettività (ovvero del suo caso personale). Come detto al suo arrivo a Milano, Renzo trova tre pani che porterà con se fino alla fine e che mangerà ad ogni avventura (a Milano). In questo capitolo Renzo finisce il suo terzo ed ultimo pane.
Nel capitolo è impossibile non notare come l’osteria venga usata da Manzoni per mandare un messaggio importante, cioè come questo luogo sia infido e che non bisogna mai esagerare con il bere, altrimenti ci si trova come Renzo che perde la lucidità. Il luogo dell’osteria viene rappresentato da Manzoni come cupo(scarsa luminosità del luogo) è popolato figure losche(Manzoni dice che sui tavoli stavano giocando con i soldi del fornai, quindi rubati); quindi un luogo minaccioso nel quale si possono fare brutti incontri ed avventure.

Schema capitolo 12 – PROMESSI SPOSSI

Standard

ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI
SCHEDA CAPITOLO n°12

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda).

Le vicende narrate nel 11esimo capitolo avvengono il giorno 11 novembre 1638, il giorno finale della scommessa tra Don Abbondio ed il Conte Attilio. Nella parte iniziale c’è un flashback durante il quale si racconta l’antecedente dell’assalto ai forni.

SPAZIO
(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda. ):

la vicenda si svolge in due luoghi:
• le strade e le piazze Milanesi: dove comincia la rivolta popolare 
• il forno delle Grucce: il forno che viene assalito dalla folla.

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3 . Riassumile per iscritto e indicale sul testo)

Nel capitolo non sono presenti descrizioni di luoghi specifici.

PERSONAGGI

a) Indica, in forma di elenco, i personaggi che compaiono (sia quelli che compaiono per la prima volta, sia quelli che si ripresentano.

Renzo
La Massa
Garzone
Fornai
Antonio Ferrer
Commissario
Il Vicario

b) Descrivi i personaggi – anche quelli minori se l’autore li caratterizza anche solo brevemente. (ricorda le forme della caratterizzazione: fisica, fisiognomica, psicologica, sociale, culturale/ideologica; caratterizzazione attraverso il nome, attraverso un simbolo o l’ambiente)

Antonio Ferrer: cancelliere spagnolo. Esso impone a Milano il calmiere dei prezzi, enunciando che i beni primari dovessero avere un prezzo inferiore tale che il popolo ne possa beneficiare. Ciò crea scompiglio nella società perché i fornai non riuscivano a rispettare le numerose richieste ( e anche perché non ne guadagnavano abbastanza). Manzoni introduce questa figura per spiegare l’antefatto del l’assalto ai forni.
Commissario: il commissario di polizia di Milano interviene durante l’assalto al forno delle grucce. Questa figura viene usata da Manzoni per raffigurare la debolezza delle forze armate spagnole che stavano a Milano

c) Descrivi i personaggi che si ripresentano solo se l’autore fornisce ulteriori tratti caratterizzanti che contribuiscono ad inquadrare più precisamente il personaggio.

In questo capitolo la folla è il personaggio principale. Infatti è “lei” che porta avanti il racconto con le sue gesta

FIGURE RETORICHE

Sono presenti figure retoriche tra quelle che hai studiato fino ad ora?
Indicale sul testo e riportale di seguito, ANCHE SCHEMATICAMENTE, con la relativa spiegazione.

Le figure retoriche che sono più presenti sono quelle riferite alla folla, personificazioni, animalizzazioni e riferimenti a fenomeni naturali (es. turba ~ ronzio ~ torrente)

RIASSUNTO

Il capitolo comincia con un flashback riguardante l’antecedente all’assalto ai forni. In questa digressione Manzoni spiega che in quei. Periodi a Milani era stato fissato il calmiere dei prezzi dal cancelliere Antonio Ferrer. Questo inizialmente fa si che tutti potessero comprare il pane, ma poi i fornai si lamentano per l’eccessivo lavoro da cui non hanno un buon guadagno. Dopo questo flashback Manzoni torna al “presente”, qui si trova la folla che attacca un povero garzone (il ragazzo che trasporta il pane). Dopo questo attacco la folla parte verso il forno delle grucce e lo assale chiedendo che gli venisse venduto il pane a basso prezzo. Allora dal forno chiamano il commissario che, pur venendo, non è molto utile alla situazione e si rifugia anch’essi all’interno del forno. La folla riesce infine ad entrare nel forno distruggendo tutto, compresi costosi attrezzi da lavoro.
In questo momenti arriva Renzo, che come un eroe fiabesco, capita nel mezzo dei fatti senza accorgersene. Quando arriva esprime un concetto importante: “Questa poi non è una bella cosa”, disse Renzo tra sé: “se concian così tutti i forni, dove voglion fare il pane? Ne’ pozzi?”. Dopodiché la folla si precipita a distruggere un’altra forno, ma non completa l’azione e pensa di andare a colpire il Vicario.

INTERPRETAZIONE PERSONALE
(indica di seguito in un testo di almeno 10 righe gli aspetti del testo che ritieni degni di rilevanza e motiva le tue affermazioni)

In questo capitolo, come nel 12esimo il protagonista è la folla e Manzoni usa come evento centrale l’assalto ai forni. Manzoni definisce la folla come un ammasso di persone violente e irrazionali. L’effetto creato dall’animalizzazione della folla è ben riuscito, questo grazie anche al fatto che Manzoni ha studiato affondo le sommosse popolari di quell’epoca. Inizialmente Renzo entra nella folla quasi casualmente (spinto nel “torrente”) ed è favorevole alle loro idee, simili alle sue (andare contro il potere sopprimente, il vicario), ma nel 13esimo capitolo si trovo contrario alla violenza e alla brutalità della folla.

Schema capitolo 13 – PROMESSI SPOSI

Standard

ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI

SCHEDA CAPITOLO n°13

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda).

Le vicende narrate in questo capitolo sono il continuo del 12esimo capitolo, e avvengono nello stesso giorno. Anche questo capitolo segue l’ordine cronologico degli eventi.

SPAZIO
(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda. ):

la vicenda si svolge prevalentemente nella strada Milanese sotto il palazzo del vicario, dove la folla si accanisce.

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3 . Riassumile per iscritto e indicale sul testo)

Nel capitolo non sono presenti descrizioni di luoghi specifici.

PERSONAGGI

a) Indica, in forma di elenco, i personaggi che compaiono (sia quelli che compaiono per la prima volta, sia quelli che si ripresentano.

Vicario
Antonio Ferrer
Renzo
La Folla
Il vecchio

b) Descrivi i personaggi – anche quelli minori se l’autore li caratterizza anche solo brevemente. (ricorda le forme della caratterizzazione: fisica, fisiognomica, psicologica, sociale, culturale/ideologica; caratterizzazione attraverso il nome, attraverso un simbolo o l’ambiente)

Il vicario: il vicario rappresenta le autorità spagnole presenti a Milano. Paragonando questo personaggio ad uno presente nella macrosequenza Borghigiana, si può notare che è simile al personaggio di Don Abbondio, quindi di un uomo si debole con i forti, ma forte con i deboli. Egli ha la possibilità di aiutare la folla, ma non lo fa, semplicemente per salvare se stesso. Come Don Abbondio rappresentava la chiesa “cattiva”, il Vicario rappresenta le autorità Spagnole “cattive”. In questo capitolo il personaggio del vicario (e anche quello di Antonio Ferrer) e molto teatrale. Però ha paura della folla, infatti quando viene attaccato sotto casa si rannicchia e diventa debole sotto il cancelliere che è costretto a salvarlo.
Il vecchio: nella folla spuntano due parti contrastanti, il bene (rappresentato da Renzo) è il male (rappresentato dal vecchio). Manzoni lo descrive come un vecchio mal vissuto, con occhi affossati e infocati spalancati, le grinze contratte in un sogghigno diabolico, mentre agitava in aria un martello, una corda, quattro gran chiodi diceva di voler attaccare il vicario a un battente della sua porta, vivo o morto che sia. Egli attacca Renzo perché contrario all’assassinio e lo accusa di essere una spia.diventa così l’emblema del male all’interno della folla.

c) Descrivi i personaggi che si ripresentano solo se l’autore fornisce ulteriori tratti caratterizzanti che contribuiscono ad inquadrare più precisamente il personaggio.

Antonio Ferrer: E il cancelliere e rappresenta le autorità spagnole a Milano. Paragonando questo personaggio ad uno presente nella macrosequenza Borghigiana, si può notare che è simile al personaggio di Don Rodrigo, quindi di un uomo potente e forte con i deboli. Egli ha creato il suo potere ingannando la folla e mentendo. Come Don Rodrigo rappresentava la chiesa “cattiva”, il Vicario rappresenta le autorità Spagnole “cattive”. È amato dalla folla perché ha portato il calmiere dei prezzi, che stabiliva un prezzo basso per tutti i beni primari (specialmente il pane)
La Folla: in questo capitolo nella folla si trova l’emblema del male (il vecchio che attacca Renzo) e quello del male, Renzo prende le veci dell’emblema del bene.

FIGURE RETORICHE

Sono presenti figure retoriche tra quelle che hai studiato fino ad ora?
Indicale sul testo e riportale di seguito, ANCHE SCHEMATICAMENTE, con la relativa spiegazione.

Con la similitudine “Uno, con la testa tra due scalini.. ..un giogo scosso, muggiva.” Manzoni critica la scordinatezza della folla che, nel portare una semplice scala di legno, sembra una mandria di mucche legate da un giogo, che (addirittura) muggiscono.
Con la similitudine “Ferrer esce il primo.. ..alla soltana della mamma” Manzoni critica il carattere debole del Vicario che, spaventato dalla folla, si nasconde dietro al Cancelliere Ferrer, come un bimbo(Vicario)nascosto sotto la soltana (Gonna) della madre(Ferrer).

RIASSUNTO

Dopo l’assalto al forno delle grucce, la folla (trincando Renzo) si trasferisce sotto il palazzo del Vicario. Egli viene avvisato (in tempo) dalla servitù e riesce a rifugiarsi nel suo palazzo. La folla si raduna sotto le mura, cercando di entrare nel palazzo usando una scala di legno. Sotto le mura un anziano enuncia di voler attaccare il vicario al suo porto vivo o morto che sia. Qui Renzo si trova contrario e perciò viene scambiato per una spia. Dopo poco arriva, su una carrozza, Antonio Ferrer che finge di voler catturare il Vicario e riportare il calmiere dei prezzi a Milano, mentre in realtà tentasse semplicemente di salvare il Vicario. Egli è sostenuto dalla folla, e così ha la possibilità di ingannarli. Il cancelliere procede finché giunge davanti al portone del Vicario. Il cancelliere usa due lingue (italiano e. Spagnolo) così da confondere la folla che lo ascolta. Entra nel palazzo e salva il Vicario, che rimane vicino a Ferrer rannicchiato, attaccato, incollato alla toga del cancelliere come un bambino alla sottana della mamma. Scampati al pericolo il Vicario ammette di voler lasciare il lavoro e rifugiarsi lontano dalla folla che desidera vederlo morto.

INTERPRETAZIONE PERSONALE
(indica di seguito in un testo di almeno 10 righe gli aspetti del testo che ritieni degni di rilevanza e motiva le tue affermazioni)

Nella folla l’individuo perde di significato,e la folla intera viene personificata come un unico essere. La folla e un’unica persona suggestionabile, in essa esiste una parte estremisti ed una mediatrice che comandano la folla. Spesso Renzo è soggetto di equivoci (es quando dice che uccidere e una cosa sbagliata), e viene (quindi) considerato un trebbiatore. Renzo è preso da due sentimenti:
Inorridito dal violenza della folla
Consenziente al tumulto

Schema capitolo 10 – PROMESSI SPOSI

Standard

ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI

SCHEDA CAPITOLO n°10

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda)

La vicenda principale, ovvero il proseguimento della storia di Gertrude, si svolge qualche anno prima degli avvenimenti del romanzo (a partire dall’anno 1619, quando la donna venne monacata a forza). Il tempo del racconto è minore del tempo della storia, poiché gli avvenimenti durerebbero diversi anni e vengono riportati in maniera romanzata e “riassunta” da Manzoni; anche se rispetto alla vicenda dei promessi sposi, il tempo del racconto è fermo.

SPAZIO
(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda.): 

I luoghi in cui si svolge la vicenda sono la casa nativa di Gertrude, il convento dei cappuccini.

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3. Riassumile per iscritto e indicale sul testo)

Nel capitolo non sono presenti descrizioni di luoghi specifici.

PERSONAGGI

a) Indica, in forma di elenco, i personaggi che compaiono (sia quelli che compaiono per la prima volta, sia quelli che si ripresentano)

Gertrude
Il padre di Gertrude
La madrina
Il vicario
Egidio
La conversa
Lucia
Agnese

b) Descrivi i personaggi – anche quelli minori se l’autore li caratterizza anche solo brevemente. (ricorda le forme della caratterizzazione: fisica, fisiognomica, psicologica, sociale, culturale/ideologica; caratterizzazione attraverso il nome, attraverso un simbolo o l’ambiente) 

Il padre di Gertrude è un padre autoritario (che rappresenta il sopruso familiare, caratteristica del ‘600) che costringe la figlia a farsi monaca applicando su di lei una vera e propria “violenza psicologica”. È interessato solo a preservare il proprio onore e si dimostra fiero di Gertrude unicamente quando quella gli obbedisce.

Il vicario era l’uomo incaricato di effettuare un’esaminazione per confermare definitivamente la richiesta di Gertrude di diventare monaca.
Non è ampiamente descritto da Manzoni, rappresenta una ‘comparsa’: si mostra dedito al suo dovere, ponendo a Gertrude numerose domande sul perché avrebbe voluto farsi monaca. 

Egidio è un giovane che vive poco distante dal convento e che, dopo aver visto molte volge Gertrude, decide di rivolgerle la parola, rendendola di buon umore. 

La conversa è una ‘compagna’ di Gertrude che un giorno, dopo essere stata trattata male dalla signora per via di un pettegolezzo, afferma che sapeva qualcosa su di lei, e che a tempo debito avrebbe parlato. Gertrude non si dà pace, finché un giorno la conversa scompare dal convento: tutte le altre monache pensano che sia scappata (attraverso un buco nel muro dell’orto) e si sia rifugiata in Olanda.

c) Descrivi i personaggi che si ripresentano solo se l’autore fornisce ulteriori tratti caratterizzanti che contribuiscono ad inquadrare più precisamente il personaggio.

Non vi sono personaggi che si ripresentano mostrando ulteriori tratti del proprio carattere.

RIASSUNTO

[191 parole]
Prosegue la storia della monaca di Monza: dopo numerose visite al monastero e l’esaminazione finale del visconte, Gertrude diventa monaca, provocando un’immensa felicità nel padre, poiché è riuscito a preservare il proprio onore. 
Con il passare del tempo al convento, la nuova monaca diventa sempre più sicura di se stessa e, come il padre, sopraffà i più deboli di lei, imponendosi a loro. 
Gertrude fa inoltre la conoscenza di Egidio, un giovane che abita vicino al monastero, e che le migliora notevolmente l’umore, rendendola meno sprezzante nei confronti delle compagne. Un giorno, tuttavia, una conversa, dopo essere stata trattata male da Gertrude, la minaccia avvisandola di una questione di cui era a conoscenza (riguardante la neo-monaca) e che a tempo debito avrebbe svelato tutto: la conversa poi fugge via dal convento.
Riprende poi la vicenda dei promessi sposi (ambientata un anno dopo l’avvenimento soprastante): Gertrude inizia a fare domande a Lucia, alcune molto sfacciate, ma alla fine Lucia, anche se imbarazzata, riesce a fornire una risposta.
Il capitolo si chiude con Agnese e Lucia che fanno una sosta al quartiere della fattoressa e vengono trattate come addette al servizio del monastero.

INTERPRETAZIONE PERSONALE
(indica di seguito in un testo di almeno 10 righe gli aspetti del testo che ritieni degni di rilevanza e motiva le tue affermazioni)

Il nucleo del capitolo e il tema più presente è la predestinazione: Gertrude non è mai in grado di scegliere il bene, ella si rifugia sempre nelle scelte sbagliate ed è completamente succube del padre, che esercita la sua autorità su di lei attraverso la violenza psicologica (il debole che nella famiglia dovrebbe essere tutelato, viene invece sopraffatto), e successivamente dell’amante Egidio. 
È molto importante sottolineare che per questo motivo, Gertrude non possiede una propria personalità, ma che nel corso degli anni l’indecisione che la caratterizzava sin dalla sua infanzia, viene sostituita da un’arroganza nata al solo scopo di colmare la necessità di sentirsi sicura di sé, e mirante alla sopraffazione dei più deboli di lei.

Schema Capitolo 11 – PROMESSI SPOSI

Standard

ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI

SCHEDA CAPITOLO n°11

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda).

Le vicende narrate nel 11esimo capitolo avvengono nel tempo dalla notte del 10 novembre alla notte del 11 novembre. Il TSUNAMI non coincide con il TR

SPAZIO
(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda. ):

la vicenda si svolge in 4 diversi luoghi:
• il palazzotto di Don Rodrigo, dove essi attende il ritorno dei bravi
• il secondo luogo sono le strade Pescarenico dove le voci corrono di bocca in bocca
• il terzo è Milano, in particolare la strada che ha un valore simbolico e indica le difficoltà ed il Duomo che invece è l’immagine della nuova vita di Renzo. Per la prima volta si trova a confrontare due realtà diverse, si volta guardando i monti, come aveva fatto Lucia al momento del distacco dal paese.
• il quarto è convento Fra Bonaventura, sempre a Milano, dove verso la sera giunge Renzo con la lettera di Fra Cristoforo.

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3 . Riassumile per iscritto e indicale sul testo)

Nel capitolo non sono presenti descrizioni di luoghi specifici.

PERSONAGGI

a) Indica, in forma di elenco, i personaggi che compaiono (sia quelli che compaiono per la prima volta, sia quelli che si ripresentano.

Don Rodrigo
Conte Attilio
Renzo
Il griso
Bravi
La Massa
Padre Bonaventura

b) Descrivi i personaggi – anche quelli minori se l’autore li caratterizza anche solo brevemente. (ricorda le forme della caratterizzazione: fisica, fisiognomica, psicologica, sociale, culturale/ideologica; caratterizzazione attraverso il nome, attraverso un simbolo o l’ambiente)

La Massa: Manzoni personifica la massa dandole un carattere negativo perché arrogante, ignorante, esegue violenza gratuita (sui più deboli) ed irrazionale. Manzoni utilizza metafore Animalesche e tratte dai fenonimi naturali (es. branco – sciame)

c) Descrivi i personaggi che si ripresentano solo se l’autore fornisce ulteriori tratti caratterizzanti che contribuiscono ad inquadrare più precisamente il personaggio.

Renzo viene presentato sotto una nuova figura. Per renzo comincia un viaggio verso la maturazione, cosi da trasformare la sua lieta-furia. Nei capitoli inerenti a Milano Renzo, oltre alla sua trasformazione, viene visto come un Eroe fiabesco.
il conte Attilio, che nei primi capitoli appariva come un conte simpatico e comico, in questo capitolo, giunti vicino alla fine della scommessa, si presenta molto più scontroso, pronto a ricorrere ad infamare e alla raccomandazione del potente Conte Zio per difendere il suo orgoglio.

FIGURE RETORICHE

Sono presenti figure retoriche tra quelle che hai studiato fino ad ora?
Indicale sul testo e riportale di seguito, ANCHE SCHEMATICAMENTE, con la relativa spiegazione.

La Similitudine “come un branco di segugi.. ..i bravi al palazotto di Don Rodrigo” paragona i bravi di Don Rodrigo a dei segugi mortificati che tornano dal loro padrone senza preda (Lucia)
La Similitudine “certo è che un così gran segreto.. ..dire a un di presso che vino è.” paragona il segreto custodito dalla Perpetua ad un video che ribolle nella botte e che non vede l’ora di uscire
La Similitudine “camminava come il lupo.. ..il terrore della caccia.” paragona ll Griso ad un lupo che per la fame scende dalla sua valle sicura alla ricerca di cibo.

RIASSUNTO

Il capitolo comincia con la figura di Don Rodrigo che attende nel suo palazzo il Griso, di ritorno dalla missione di rapire Lucia. Quando il griso giunge nel palazzotto senza Lucia, Don Rodrigo subito lo rimprovera e gli chiede spiegazioni. Il griso gli racconta allora che fu una serata molto movimentata a Pescarenico, e ciò ha permesso a loro di scappare.
Don Rodrigo, nonostante il suo animo malvagio, ha pietà per il Griso e lo perdona. Ma Don Rodrigo, non rinuncia a Lucia (perché non vuole perdere la scommessa con il conte Attilio) e vuole che il Griso scopra dove si è rifugiata con Renzo.
Allora il Griso va a cercare informazioni al paese e scopre che Lucia e Agnese sono al monastero di Monza, mentre Renzo è a cercare aiuto a Milano. Il Griso torna al palazzo di Don Rodrigo e racconta tutto quello che era venuto a sapere, allora Don Rodrigo gli ordina di andare a Monza, al monastero, a rapire Lucia. Ma il Griso si rifiuta di andare a Monza, perché in quella città c’erano molte taglie sulla sua testa, anche se alla fine, a suo malgrado, viene convinto e parte per Monza con altri due bravi.

Intanto Renzo giunge a Milano con la lettera di padre Cristoforo per andare al convento del padre Bonaventura, Ma Renzo non conosce la strada per giungere al convento e chiede informazioni a un uomo del luogo, che gentilmente gli indica la strada. Entrato in città, il giovane vede con meraviglia farina e pane gettati a terra. timoroso raccoglie tre pani, due li mette in tasca e uno lo comincia a mangia.
Proseguendo verso il centro di Milano, incontra una folla (la Massa) che trasporta affannosamente pane e farina. In particolare da una madre e dei figli che tentano di rubare quanta più farina e pane. Allora Renzo capisce che si tratta di una rivolta contro i fornai (detto anche l’assalto hai forni). Renzo prosegue verso il convento dove lo aveva indirizzato Fra Cristoforo, ma il frate portinaio gli nega l’ingresso, così va così a curiosare tra la folla lasciandosi attrarre dal tumulto.

INTERPRETAZIONE PERSONALE
(indica di seguito in un testo di almeno 10 righe gli aspetti del testo che ritieni degni di rilevanza e motiva le tue affermazioni)

Questo capitolo ci riporta per un breve momento a Pescarenio, dove Il Griso fa il resocndo della serata a Don Rodrigo. Questi lo manderà a Monza pr rapire Lucia.
In questo capitolo comincia anche l’avveentura i Renzo a Milano. Questi è stato spedito a Milano da Fra ristoforo con una lettera indirizzata a Padre Bonaventura. All’arrivo di Renzo a Milano sta cominciando l’assalto hai forni, questo evento coprirà il capitolo 12. Un particolare che si vede in questo capitolo sono i pani che Renzo trova sulle strade di Milano. Ad ogni nuova avventura Renzo tira fuori un tozzo di pane e lo mangia.

Schema capitolo 1 – PROMESSI SPOSI

Standard

ALESSANDRO MANZONI
PROMESSI SPOSI
SCHEDA CAPITOLO 1

TEMPO
(analizza il rapporto tra tempo della storia e tempo del racconto; quando si svolge la vicenda? Quanto tempo dedica l’autore allo svolgimento della vicenda)

Secondo le mie analisi il rapporto tra TS e TR è ti tipo “scena” infatti il primo capitolo è dedicato al TS di una giornata, il 7 novembre 1628.

SPAZIO 

(indica il/i luogo/ghi in cui si svolge la vicenda. ):

Il primo capitolo si svolge principalmente nella strada percorsa solitamente dal curata per tornare a casa, qui incontra (al bivio) i bravi. Un altro luogo presente è la casa del curato, dove Don Abbondio si rivela alla Perpetua.

Presenza di descrizioni: (ci sono descrizioni di luoghi specifici: SI – NO? Quante? Descrizione 1,2,3 . Riassumile per iscritto e indicale sul testo, è soggettiva o oggettiva, quale funzione ha? (motiva la risposta)

  1. La descrizione si trova alle righe 1-49 del testo. L’autore descrive  il paesaggio del lago di Como, una descrizione molto realistica e soggettiva del paesaggio del lago di Como sulla parte Est. Essendo appunto molto realistica crea un effetto mimetico e fa entrare il lettore nel brano.
  2. La descrizione si trova alle righe 65-71 del testo. Qui Manzoni descrive un dipinto su un muro interno delle due “viottole”, qui viene raffigurata una scena “tratta” dall’inferno, infatti Manzoni descrive fiamme e creature infernali. La descrizione è soggettiva e hanno una funzione evocatrice, per creare la giusta atmosfera di crudeltà e male per introdurre i Bravi.